Dal Diario dei figli di Maria..16 marzo‘Convertitevi: il Regno dei Cieli è vicino’
Quest’esortazione di Gesù di 2000 anni fa nel deserto della Galilea è quanto mai attuale. La Beata Vergine Maria ce lo racconta e ricorda ogni giorno, con paziente dolcezza e tenerezza, senza stancarsi mai. Il Regno dei Cieli è molto vicino, vicinissimo. Che dobbiamo fare? Il richiamo alla conversione è sempre più forte e più incessante, quanto più passano inesorabilmente i giorni. Egli è il cammino: Gesù è la Via, la Verità e la Vita. L’appello è accorato, l’Amore di Gesù e di Maria è così grande che instancabilmente ci chiamano. Ci chiamano per nome, ad uno ad uno; vengono umilmente a trovarci e ci chiedono solo di lasciarci andare e farci guidare. Lasciamoci prendere per mano per camminare assieme a loro!! Cosa stiamo aspettando? Cosa dobbiamo fare? Non c’è tempo da perdere e niente da capire. Non ci sono viaggi mentali da compiere e pensieri da elaborare. Cosa dobbiamo dunque fare? Dobbiamo lasciarci guidare da Maria; è Lei che ci indica la strada, è Lei che ci insegna alla sua scuola: seguiamo semplicemente i suoi consigli. E’ così che inizia una trasformazione silenziosa, lenta e graduale, ma che ci rende uomini nuovi, uomini liberi, uomini del Vangelo, veri figli di Dio. Il rinnovamento spirituale segue la via del cuore. Per uscire dal blablabla, come dice la Vergine stessa (vedi il suo ultimo messaggio: "parlate troppo e pregate poco"), è necessario iniziare un processo di purificazione e conversione graduale che da individuale possa trasformarsi in collettivo: da noi stessi alla famiglia, dalla famiglia alla comunità locale, ecc. ecc. Questo processo, suggerito da Maria stessa, ha una sua logica, tanto semplice quanto fondamentale: la nostra parola acquisisce forza quando diventa opera, e la nostra opera è significativa quando è pura e fatta con un cuore puro, purificato, riconciliato con Dio. In questo modo c'è quell'intensità contagiosa che dal singolo, potrebbe poi propagarsi al coniuge, ai figli, alla famiglia intera, ed allargarsi sempre più. Se dicessimo a qualsiasi nostro interlocutore di eliminare i preconcetti, ho i miei dubbi che egli effettivamente svuoti e purifichi la sua mente: generalmente chi è in certe condizioni, ha minore grado di apertura, ed in qualche misura è cieco e sordo agli appelli (basta pensare ai numerosissimi esempi forniti dal Vangelo quando Gesù parla con scribi e farisei). Stamattina ho scoperto che credere a Gesù significa, se guardiamo l’origine latina di questo verbo (cor-dare), dare il cuore a Gesù. E’ significativa questa osservazione, e forse ci aiuta a comprendere perché è così importante la consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, perché è fondamentale l’aprire il nostro cuore a Gesù e Maria, perché è cruciale per far questo prima di tutto purificarlo e riconciliarsi con Dio. E’ la via del cuore che porterà alla salvezza dell’uomo, più che la via della mente. Ed è la prova dei fatti a dirci se siamo sulla strada giusta. La via del cuore e quella delle opere secondo l’insegnamento di San Paolo a proposito della carità, pare siano le più efficaci. Anche oggi, come ogni Santo giorno, la Vergine ci ha amorevolmente abbracciati, con quella straordinaria dolcezza che solo Lei, unica al mondo, può offrire. Grazie Maria, piena di grazia, il Signore l’Amore è con te, Tu sei Benedetta fra le donne, e Benedetto è il Frutto del Seno Tuo, Gesù! Dal Diario dei figli di Maria..30 gennaioIn alto i nostri cuori, sono rivolti al Signore
Quando arrivano problemi difficili da risolvere, pensieri, preoccupazioni, magari tutti in una volta, è naturale perdere l’entusiasmo, l’energia, il sorriso, la gioia. Diventiamo tesi, tristi, tesi, cupi, la mente cerca evasione o soluzioni improbabili; si perde la calma, la pace, la serenità, e pensieri strani ci tormentano. Guardiamo verso il basso, sconsolati, a volte quasi disperati. Il fatto è che siamo smemorati: in questi momenti ci dimentichiamo di essere cristiani. In alto i nostri cuori, siano rivolti al Signore! Maria arriva, e col dito sotto il mento ci solleva la testa. Siamo forti, guardiamo verso il cielo, non facciamoci prendere dagli eventi! Maria è sempre a fianco a noi, vigila, ci assiste e ci protegge continuamente, e a questo proposito ci lascia un messaggio: “Algumas vezes tendes o coração oprimido por causa de certas coisas e isso não è necessário. Outras, tendes medo disto ou daquilo. Porquê isso?! Aquele que está com Jesus não precisa de ter medo. Não estejais angustiados pelo que se passará amanhã ou daqui a alguns anos. Abandonai-vos a Jesus e somente dessa maneira serão as ovelhas que seguem o pastor”. “Alcune volte avete il cuore oppresso a causa di certe cose e questo non è necessario. Altre volte avete paura di questo o di quello. Perché ciò? Quelli che stanno con Gesù non hanno bisogno di avere paura. Non siate angustiati per ciò che succederà domani o tra qualche anno. Abbandonatevi a Gesù e solamente così sarete le pecore che seguono il pastore”. Il cammino della salvezza è Gesù, e ricordarci continuamente di essere con Lui. Per abbandonarci alla guida di Gesù e di Maria è necessario purificare il cuore e fortificarsi nella preghiera. Quando arrivano certe situazioni difficili, c’è del torpore in noi: è necessario svegliarci il prima possibile, possibilmente nel medesimo istante, alzare gli occhi al cielo e pregare. Trasformare queste prove in momenti di preghiera, anche silenziosa, in qualsiasi luogo noi ci troviamo, è la nostra sfida e la nostra rivincita: presto torna la pace, il sorriso e la gioia nel nostro cuore. “Tutti gli angeli nei cieli -dice San Bonaventura- le cantano incessantemente: «Santa, santa, santa Maria, Vergine Madre di Dio». E milioni e milioni di volte, ogni giorno, le rivolgono il saluto angelico «Ave Maria...», mentre si prostrano dinanzi a lei e chiedono il favore d'essere onorati di un suo comando. «San Michele stesso, -dice sant'Agostino- benché principe di tutta la Corte celeste, è il più zelante nel renderle e farle rendere ogni sorta di omaggi, sempre in attesa di avere l'onore di volare, ad un suo cenno, in soccorso di qualcuno dei suoi servi».” Tratto da «Trattato della vera devozione a Maria» di San Luigi Maria Grignion de Montfort Dal Diario dei figli di Maria..16 dicembre La giornata è iniziata con le preghiere mattutine: la prima dedicata allo Spirito Santo "Vieni o Spirito Creatore", poi una preghiera al protettore della famiglia, San Giuseppe, e di seguito la Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e l'orazione di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, la preghiera semplice di San Francesco, per terminare con l'Angelus. Nel pomeriggio di questo mercoledì 16 dicembre, con digiuno pane e acqua dedicato allo Spirito Santo, è seguita la recita completa del Rosario coi 4 misteri, dopodiché poco prima delle 5 del pomeriggio abbiamo ornato il nostro altare di famiglia, nel quale si trova un semplice presepio, con una pianta di piccole rose rosse e gialle, un bocciolo di rosa rinfrescato dall'acqua di un piccolo bicchiere, ed una candela bianca accesa per celebrare l'inizio della Novena di Natale. Seguendo il messalino della Shalom recitiamo il 'Vieni o Spirito Creatore', il Credo, una preghiera che cita un brano del profeta Isaia dove si menzionata la venuta dell'Emmanuele, il Padre Nostro, l'Ave Maria, il Gloria al Padre, ed un'altra preghiera conclusiva con le nostre intenzioni. La Vergine Maria ha apprezzato moltissimo tutto quanto abbiamo preparato e recitato, ed ha accarezzato amorevolmente i fiori. Alle 6 di sera abbiamo guardato alla televisione, come sempre quando non possiamo andare in Chiesa, la messa trasmessa in diretta da Medjugorje celebrando l'Eucaristia con la Comunione Spirituale, introdotta come sempre dalla preghiera allo Spirito Santo, e conclusa recitando, in segno di ringraziamento ed inginocchiati, il rosario della pace suggerito da Maria, ossia il Credo e 7 Padre, Ave e Gloria.
La sera prima di dormire recitiamo individualmente le nostre preghiere personali, e poi assieme il 'Vieni o Spirito Creatore', la preghiera a San Giuseppe, la Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, e la preghiera semplice di San Francesco. |
Dal Diario dei figli di Maria..19 febbraioPlasmati da Maria
Preghiamo! Con la preghiera diventiamo malleabili come creta, e Maria comincia a plasmarci. Giorno dopo giorno, piano piano, lentamente. Inizia un percorso sottile, impercettibile, come la crescita di un filo d’erba o l’apertura di un bocciolo di rosa. Abbandoniamoci. Così Maria ci prende per mano. Ci insegna l’umiltà, la semplicità, il servizio, il silenzio, la pazienza. E’ un percorso graduale, lento, inizialmente forse difficile, perché ogni mutamento, ogni trasformazione implica delle rinunce. E’ importantissimo essere perseveranti, e rinnovare e rinnovarci ogni giorno. E’ un percorso personalizzato, nel rispetto della nostra unicità, dei nostri limiti, delle nostre debolezze, delle nostre imperfezioni. Lasciamoci guidare. E’ un processo che trasforma ogni nostra cellula, ogni nostro movimento interno ed esterno, che richiede da noi una forte disciplina. Talvolta arrivano degli attacchi, delle prove: servono per forgiare la nostra fede, per plasmarci nella forma migliore, per smussare gli angoli taglienti. Non dobbiamo mai pensare di essere arrivati o di essere invulnerabili. Allo stesso tempo, giorno dopo giorno, ricordiamo a noi stessi e a chi ci sta accanto che uniti, ed in unione con nostra Madre, siamo forti, e non dobbiamo avere paura di niente e di nessuno. Quando siamo con Gesù, che cosa mai ci può far paura?!! E’ importante stare sempre in guardia, sempre vigili, attenti, mai abbassare l’attenzione. L’insidia, la prova, l’attacco può essere già dietro l’angolo, pronto a testare e forgiare il grado della nostra pazienza, della nostra umiltà, della nostra comprensione, in una parola del nostro amore. Il cammino verso la santità e la salvezza non è inizialmente facile, vi si entra dalla porta stretta, ma giorno dopo giorno, se lo intraprendiamo con sempre rinnovata umiltà e perseveranza, ogni volta che apriamo gli occhi al mattino per iniziare una nuova giornata, diventa sempre più dolce come il miele. Aprire gli occhi, e subito pregare è il modo migliore per iniziare il nuovo giorno. Così come pregare prima di andare a dormire. All’inizio si può pregare per 5 minuti al mattino e per 5 minuti alla sera, poi gradualmente, fortificati nella fede e nella preghiera stessa, possiamo arrivare via via a 10, 15, 20, 30 minuti al mattino, e così pure alla sera. La messa quotidiana ed il rosario completo ogni giorno, sono un’altra richiesta di Maria a Medjugorje. Anche qui, possiamo arrivarci gradualmente, iniziando con un mistero al giorno. Andare a messa tutti i giorni non è così semplice, però una volta alla settimana è possibile, e qualche volta durante la settimana si può assisterla alla TV facendo la comunione spirituale. E’ sicuramente un percorso graduale, che deve fluire naturalmente, senza mai essere vissuto come uno sforzo, un dovere, un sacrificio. Pregare deve diventare una gioia, e così digiunare, andare a Messa, confessarsi, recitare il Santo Rosario. E’ un percorso che può trovare dei tranelli, delle insidie: tentazioni, imprevisti, cali di tensione, pensieri molestatori, bassa energia, pigrizia, svogliatezza, abitudine, routine, meccanicità. Uno dei pericoli sicuramente da evitare è quello di cadere nella routine, nell’abitudine. La preghiera senza fervore, senza partecipazione, non serve a nulla: non a caso Maria ci chiede la preghiera con il cuore. Maria è degna d’amore, dobbiamo innamorarci di nostra Madre, ed essere pieni di gioia nel servirla. Dal diario dei figli di Maria...27 gennaioIl potere trasformatrice della preghiera
La preghiera non è solo un dialogo con Maria, con Gesù, con la Santissima Trinità. La preghiera è qualcosa di straordinario, che si può comprendere solo vivendola, giorno dopo giorno, senza pause. Inizialmente l’ho vissuta come un compito per casa, seguendo i suggerimenti della Regina della Pace. Prima di andare a Medjugorje, era mia abitudine recitare una sola preghiera, da me creata, ogni mattino, al risveglio, introdotta da 3 Padre Nostro e 3 Ave Maria. A Medjugorje ho appreso che la Vergine dava dei consigli su come e cosa pregare, ed ho cominciato a farli miei. Ho iniziato così con il Rosario, un mistero al giorno (non sapevo ancora dei misteri della luce). Dopo un po’ di tempo sono riuscito a recitare quotidianamente il Rosario completo, che continua ovviamente tutt’ora. Qualche mese fa concentravo i Misteri tutti alla stessa ora della giornata, al mattino, di seguito, uno dopo l’altro. Ora li distribuisco durante la giornata, senza orari fissi, senza posti fissi: ogni luogo in cui mi vengo a trovare è ideale. La preghiera sta diventando una costante di tutta la giornata, mattino pomeriggio e sera: riempie gli spazi vuoti, allontana i cattivi pensieri, fa ritrovare pace, gioia e serenità. Non è più un compito da assolvere, un dovere quotidiano: è diventata un piacere quotidiano, un piacere continuo. E’ una gioia straordinaria e trasformatrice della vita. Trasforma ogni cellula del corpo che straripa di energia, amplifica la pace e la gioia del cuore: innalza il cuore fino a toccare quasi il cielo. La giornata di preghiera inizia al mattino con ‘Vieni o Spirito Creatore’, poi con ‘A te beato Giuseppe’, e di seguito la ‘Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù’ e la ‘Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria’. Poi viene la ‘Preghiera Semplice’ di San Francesco e l’Angelus. Questo ciclo di preghiere si chiude con la lettura di un brano del Vangelo, lasciando a lui la scelta della pagina. Prima di assistere la messa delle 18 (orario invernale) in diretta da Medjugorje, seguendo l’orientamento di Maria, c’è la preghiera allo Spirito Santo (in particolare, il ‘Vieni o Spirito Creatore’). Alla fine della Celebrazione Eucaristica, sempre su consiglio della Vergine, si recitano il Credo, e 7 Padre, Ave e Gloria. Le preghiere della sera, sono quasi uguali a quelle del mattino: ‘Vieni o Spirito Creatore’, ‘A te beato Giuseppe’, la ‘Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù’, la ‘Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria’ e la ‘Preghiera Semplice’ di San Francesco; poi, prima di chiudere gli occhi, un Padre Nostro, tre Ave Maria, il Gloria, il Salve Regina e L’Eterno Riposo, introducono al sonno ristoratore. Oltre alle preghiere quotidiane, nell’ultimo anno ho iniziato a recitare le Novene in preparazione a feste speciali come l’Immacolata Concezione, l’Avvento, il Natale, la celebrazione dedicata alla Santa Famiglia, ecc. La preghiera diventa però Preghiera con la P maiuscola quando cessa di essere un’abitudine, un compito per casa, una recita mnemonica, meccanica, a memoria, magari in tutta fretta, storpiando o mangiandosi le parole. La Preghiera con la P maiuscola diventa più lenta rispetto a quella minuscola; viene fatta usando tutto il corpo: l’espressione corporale, la gestualità, le mani, le braccia, è un pullulare di gioia e viva partecipazione, un fervore autentico. Le parole prima meccaniche, diventano Parole d’Amore. Vengono scandite, ad una ad una, in piena coscienza. Nella Preghiera entrano così delle pause significative, tra una parola ed un'altra, tra un verso ed un altro. A volte la Preghiera diventa un Canto, la gioia s’innalza alle più alte vette. Il cuore straripa d’amore e d’entusiasmo, la pace che si respira non è di questo mondo. La preghiera è dunque un processo ed un percorso quotidiano, e nel tempo. Parlarne non è come pregare. Conviene pregare, e poi, semmai, parlarne. Un’ora spesa a leggere un testo sulla preghiera è meglio spenderla pregando per un’ora. Se si dovesse riassumere in una sola parola ciò che ha detto e continua a dire incessantemente la Madonna a Medjugorje, questa è senza ombra di dubbio: ‘Pregate!’. Se dovessimo scegliere 3 parole, anche qui non si sono difficoltà: ‘Pregate, Pregate, Pregate!’. La Preghiera trasforma, ma è meglio comprendere ed approfondire questa sua peculiarità con la pratica quotidiana, giorno dopo giorno, cominciando finalmente a pregare. Dal diario dei figli di Maria...25 dicembre"Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà". Con questo canto del salmo 22 la Beata Vergine Maria, Santissima Madre di Dio, ci accompagna dolcemente in questa vigilia del Santo Natale, pochissimi minuti prima della mezzanotte. "Eu louvarei o meu Senhor", "Ti loderò, o mio Signore", è il secondo canto che intoniamo su suggerimento della Vergine, nell'attesa del Bambin Gesù. Nostra Madre è straordinaria, ed ogni giorno non finisce di stupirci. L'altro giorno, durante la Novena, persi il segno della pagina, e mi ritrovai confuso, un po' spiazzato, così mi scusai con Lei, che rispose con un segno di straordinaria tenerezzza e maternità, accarezzandomi dolcemente i capelli. Oggi, come già un'altra volta in una situazione simile di sconforto e tristezza, con una mano sotto il mento me lo spingeva verso l'alto, chiaro segno ed invito a sollevare la testa.
Oggi è nato il Salvatore, Alleluia! Alleluia! Dal diario dei figli di Maria...6 gennaioSi ricorda oggi l'adorazione dei Magi che si prostrano davanti al bambin Gesù, il Salvatore. Un impulso forte invita ad inginocchiarci, pure noi, in preghiera ed adorazione. E' l'atto di inginocchiarsi che rende manifesta la nostra devozione ed umiltà, autenticando la nostra fede, e completando e rinnovando la preghiera del cuore.
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